Icarius ascoltò con attenzione ogni parola di Elisabeth, riuscendo a percepire il malessere e la paura che provava quella donna.
“Milady...” disse il presunto duca “... io ignoro cosa sia accaduto prima del mio arrivo... o per meglio dire, prima del mio ritorno... ma vi prometto che farò cercare vostro marito, cercando di svelare quale sorte gli sia toccata... quanto al vostro castello, vi prometto, mi interesserò io stesso e farò quanto mi è possibile affinchè i vostri beni vi siano restituiti...” le prese la mano e la baciò con grazia “... del frattempo, naturalmente, sarete ospite a corte, se ciò vi piacerà.”
Poco distanti, Rodolfo e Clio fissavano la scena.
“Deve imparare” ad un orecchio lui a lei “che la diplomazia è l'arte del dissimulare. Perchè diamine dedica tanto tempo a quella donna? Che vada in malora lei è suo marito. Conoscevo De Gur... un verme della peggior specie... spero stia marcendo all'Inferno...” scosse il capo “... non vorrei che tutte queste dame di corte gli facciano girare la testa... dopotutto è solo un pastore cresciuto lontano da tutto ciò che è bello e prezioso...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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