Icarius e Clio lasciarono la sala e si ritrovarono da soli nel lungo corridoio colonnato.
“Il tramonto...” disse il presunto Taddeide “... solitamente vanno a vederlo insieme gli innamorati, sarebbe sprecato per noi due, no?” Scosse il capo un attimo dopo. “Scusami, sono un idiota...” mormorò “... scusami, potevo risparmiarmela questa...” si sforzò di sorridere “... si, certo, andiamo a vedere il tramonto sulla brughiera...” guardando la spadaccina.
Uscirono così in giardino, quando la sera era ormai scesa su Capomazda, liberando le ombre che si sarebbero rincorse per tutta la notte.
L'aria era un po' più limpida ed il firmamento cominciava a scintillare come un tappeto intessuto di gemme preziose.
“Molti preferiscono l'alba...” fissando il cielo rosato Icarius “... io però ho sempre immaginato l'alba come la fine... la fine di una notte trascorsa insieme da due amanti... il tramonto invece è l'inizio, poiché c'è un'intera notte d'Amore davanti... ma forse la cosa più bella è poter avere entrambe le cose... il tramonto per immaginare la notte che verrà e l'alba per rivederla guardando gli occhi di chi ami mentre si aprono piano...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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