“Si, è molto bello...” disse Icarius avvicinandosi al servitore, trovandosi così accanto a Clio “... e ditemi... quando lo scrisse?”
“Quando ormai la maledizione fu pronunciata, milord...” rispose il servitore “... quando stava per perdere tutto... il ducato, Sygma, la donna amata e persino la vita...” sorrise “... ora sarà meglio che vada, mio signore... una sera magica ed incantata come questa è fatta per gli innamorati, non per un vecchio come me...” mostrò un lieve inchino ed andò via.
Icarius sorrise malinconicamente, per poi guardare Clio negli occhi.
“Dimmi...” sussurrò “... cosa ci faccio qui? Tra questi fantasmi? Non sono il vero Guisgard, no? O forse si...” i suoi occhi erano in quelli lei “... se lo fossi... se lo fossi davvero cosa farei ora? Cosa farebbe lui se fosse qui con te? Dimmelo, tu che lo conoscevi bene... dimmelo, ti prego...” scosse il capo lievemente “... te lo dico io... te lo dico io cosa farebbe se fosse qui... ti bacerebbe... e non solo forse...” i suoi occhi avevano una luce particolare, diversa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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