Raccontai l'orribile sogno al prigioniero.
"Ho paura, messere. Ho veramente paura" gli dissi, alla fine.
Ma mi tirai su dal giaciglio e mi preparai per mettermi in viaggio.
Il prigioniero e Fra' Godwin avevano preparato il carretto e mi fecero accomodare sopra. Per una volta, io che amavo camminare, fui felice di non doverlo fare!
Salutammo e ringraziammo il buon frate, che tanto aveva fatto per noi, e ci mettemmo in cammino.
Viaggiammo quasi in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri e dopo un breve tragitto, arrivammo alla destinazione indicataci dal frate.
"Ecco, deve essere questa la casa!" esclamai, mentre il prigioniero si accingeva a scendere.
Della casa, notai subito lo splendido giardino fiorito e fui presa da un'incredibile voglia di sedermi lì a riposare.
Il prigioniero bussò alla porta e dopo un attimo, una donna aprì la porta.
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Footfalls echo in the memory, down the passage we did not take, towards the door we never opened, into the rose garden.
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