Icarius si voltò di scatto a quelle parole di Altea e la vide avanzare verso di lui.
Appariva come etera quella dama.
Con la pelle che quasi si confondeva e allo stesso tempo impreziosiva nel regale e misterioso pallore lunare, gli occhi chiari e luminosi, i lunghi capelli resi inquieti dalla cavalcata.
“Salute voi, lady Altea...” disse sorridendo il presunto duca “... non vi avevo sentita arrivare... freddo?” Tornando a guardare il firmamento. “Vi confesso che adoro il freddo... mi piace perchè rende l'aria asciutta, limpida... molti affermano che le sere d'Estate siano stellate e sognanti, ma io nei mesi caldi per la troppa afa ricordo raramente serate chiare... d'Inverno, quando soffia poi il freddo vento della terra, l'aria diventa quasi trasparente invece... e si riesce persino a vedere fin verso i monti lontani, con i loro borghi accesi, i profili delle valli che si stagliano nel chiaroscuro ed immaginare oltre tutto ciò di città sconosciute, raggiungibili solo a bordo di navi volanti e cavalli fatati...” sorrise “... oh, perdonatemi... mi piace fantasticare e a volte mi lascio andare... temo che a causa mia stiate prendendo freddo... e poi è notte fonda e tra non molto comincerà a spuntare l'alba... siamo all'equinozio di Primavera ed ormai giorno e notte hanno la medesima durata...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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