Mentre Tessa scendeva a fatica le scale, a causa della caviglia malandata, sentì, attraverso una finestra aperta, delle voci che provenivano da fuori, dal cortile d'avanti alla casa.
“Dimmi di quella maschera...” disse Oldano all'ex galeotto “... non la togli mai? E' abbastanza ridicolo andare in giro con quel pezzo di ferro sulla testa, non trovi?”
“Per questo ho lo scialle legato intorno al capo.” Rispose il misterioso prigioniero.
“Ma perchè non la togli?”
“Non posso...” scuotendo il capo l'ex galeotto “... me l'hanno messa e temo abbiano gettato la chiave.”
“Che assurdità!”
“Già...” annuì maschera di ferro, mentre issava un secchio d'acqua dal pozzo.
“Cosa hai combinato per meritare una simile punizione?”
“Io?” Fissandolo il prigioniero. “Nulla che io sappia.”
“Sciocchezze!” Esclamò Oldano. “Hai di certo fatto arrabbiare qualcuno. Il motivo? Donne o soldi, non ci piove. Ti conosco bene, benedetto ragazzo. Ma ora dovrai mettere giudizio, o la tua giovane e bella moglie ti manderà al diavolo.”
La maschera di ferro rise.
“E sarebbe un peccato...” mormorò il vecchio “... si vede che è tanto innamorata.”
“Innamorata?” Ripetè stupito l'ex galeotto. “Di me?”
“Certo.” Annuì Oldano. “Di chi altri sennò?”
“Questa poi...” sorridendo sarcastico il prigioniero, mentre cominciò ad innaffiare le piante nel cortile.
“Grazie.” Avvicinandosi Vecia. “E' davvero gradito quest'aiuto.”
“Così lavora un po', questo sfaccendato.” Brontolò Oldano.
Ad un tratto si udì un tonfo.
I tre corsero in casa, ma naturalmente il primo ad arrivare fu l'ex galeotto.
Vide Tessa a terra e subito la sollevò, portandola in braccio su una poltrona.
“Con questa caviglia bisogna stare attenti...” fissando la ragazza “... come va? Fa male?” Chiese a Tessa.
“No, non è nulla di che, grazie al Cielo.” Vecia controllando il piede della ragazza. “Ma dovete stare attenta.”
“Si, giusto.” Fece l'ex galeotto.
“Andate in cortile...” disse Vecia “... abbiamo una vecchia altalena. E' comoda ed è all'ombra di un pino. Io vi porterò fuori la colazione.” Sorridendo.
“Buona idea.” Alla donna il prigioniero.
Portò così Tessa in braccio sull'altalena e con lei restò là a fare colazione.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|