Usciti il presunto duca e Clio, nella sala restarono soltanto Rodolfo, Altea e Sissi.
Ma qualche istante dopo arrivò anche Elisabeth.
La donna prese allora posto a tavola insieme agli altri.
“Ebbene...” disse Sissi a Rodolfo “... vi ascolto, messere.”
Rodolfo così narrò della storia che lui stesso aveva preparato per rendere il ritorno di Guisgard credibile agli occhi di tutti.
Raccontò del Gorgo del Lagno e dell'incidente accaduto al duca.
Poi la sua amnesia ed il ritrovamento proprio grazie allo stesso Rodolfo ed ai suoi uomini.
“E questo è quanto.” Concluse l'uomo.
“Dunque mio nipote ha perduto la memoria?” Stupita Sissi.
“Grosso modo è così, milady.” Annuì Rodolfo.
“Ed è un danno permanente?”
“I medici non sanno dirlo con certezza.” Rispose l'uomo.
“Oh, Cielo...” sospirò Sissi.
“Speriamo bene.” Fece Rodolfo. “Anche se è comunque una fortuna che il duca sia ancora in vita. Ed è questo ciò che conta.”
Sissi allora istintivamente guardò Altea.
La donna infatti stava ripensando alla lettera che parlava di un presunto sosia di Guisgard.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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