Icarius restò a fissare Clio per un lungo momento, senza dire nulla.
Poi sentì crescere dentro di lui un moto di rabbia.
Non sopportava sentirla così distante, così indifferente.
Era bellissima ed il solo immaginarla lontana lo rendeva avvilito ed allo stesso tempo arrabbiato.
“Già, il tuo posto...” disse con tono freddo, ma con gli occhi rossi per la rabbia e forse anche per la gelosia “... ma ricordati che qui il padrone sono io e decido io dov'è il tuo posto... sei ai miei ordini, non dimenticarlo...” gettando via la spada, per poi bere ciò che i servi avevano lasciato per loro due.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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