Lo ascoltai incredula.
Ma ciao, Guisgard... Ecco dove diavolo eri finito.
Alzai gli occhi al cielo e lo costrinsi a guardarmi.
"Si può sapere che vuoi da me?" Con gli occhi infuocati nei suoi "Ti sono stata vicino, ti ho permesso di vedere la vera me, senza maschere o corazze... E bada che non è una cosa che mi capita spesso, anzi..." Senza mai staccare gli occhi dai suoi "E tu.. Tu.. Mi hai accusato di prendermi gioco di te... Di ridere alle tue spalle..." Con la voce che era sempre più rotta e incerta, scuotendo la testa, mente sentivo le lacrime affiorare "Cosa ti aspetti da me? Che me ne stia qui, indifesa a lasciarti infierire? Quando..." Chiusi gli occhi per un istante e quando li riaprii una lacrima ribelle mi rigò la guancia "Quando bastava una parola gentile..." Sussurrai chinando il capo "Invece ho avuto solo silenzio e altre accuse...".
Restai in silenzio a capo chino, per poi alzare nuovamente lo sguardo su di lui.
"Se io mi tolgo la corazza per aprirmi a te e tu mi ferisci senza preoccupartene... Beh, non stupirti se poi io me la rimetto, e ho paura di toglierla.." Con la voce bassa e spezzata, ma sostenendo il suo sguardo.
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