Quel fiume di parole di Clio lo stupì, lo colpì e quasi lo travolse.
Icarius la fissava, ascoltava ogni sua parola, avvertiva l'emozione che il tono di lei riportava in superficie.
E restò, almeno per un momento, quasi inebetito.
Ma poi qualcosa scattò in lui.
Un impulso, uno slancio, anzi, un desiderio.
Forte ed irrefrenabile.
Con un dito sfiorò il viso di Clio, asciugando delicatamente quella lacrima e poi si avvicinò a lei.
Lentamente, ma inesorabilmente.
Quasi tremante.
Chiuse allora gli occhi.
Un po' per pudore, forse anche per paura.
Ma forse anche per nascondere la marea i sensazioni che provava.
Chiuse gli occhi e continuò ad avvicinarsi a lei.
Quasi guidato dal suo respiro, dal suo profumo.
Si avvicinò fino a quando non incontrò le labbra di Clio con le sue.
Allora si lasciò andare, si lasciò guidare da ciò che sentiva, da ciò che provava.
E la baciò.
La baciò lui stavolta.
Raggiunse le calde labbra di lei e vi restò per attimi infiniti.
Attratto ed ammaliato dal loro sapore.
E baciandola, istintivamente, cercò con le mani le braccia e poi la schiena di lei, stringendola così a lui.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|