Elisabeth lasciò il Palazzo Ducale e raggiunse la locanda, dove trovò il Priore Tommaso impegnato in un sermone indirizzato ai clienti di quel luogo.
Ma quando vide la moglie di De Gur concluse la sua predica, ammonì quella gente circa il continuare con la loro vita dissoluta, li benedisse e poi raggiunse la donna.
Le chiese di raccontargli gli ultimi accadimenti.
“Dunque” disse infine il religioso “non avete fatto nulla per cercare quel pittore? Non so, non avete finto di essere colpita dai quadri presenti nel palazzo e dunque chiedere dell'artista di corte... oppure esternare una vostra passione per la pittura, in modo da essere indirizzata allo studio di quell'artista? Una corte è vasta ed affollata e non è detto che quel pittore lo si possa incontrare facilmente per caso. La vita è simile ad un gioco di ruolo, milady, dove bisogna avere inventiva e spirito di iniziativa, altrimenti si rischia di fermarsi. Solitamente un artista passa molto del suo tempo nel proprio studio e difficilmente lo si vede in giro come un cortigiano o una qualunque dama di compagnia.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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