Oldano e Vecia spiegarono all'ex galeotto e a Tessa come raggiungere la bottega di Ernò.
Così, poco dopo, i due finti coniugi lasciarono la casa dei due ospitali anziani, diretti da quel fabbro.
“Siete stata poco carina a non esprimere un parere su dove Vecia potesse appendere quel suo quadretto ricamato.” Disse l'ex prigioniero durante il tragitto alla giovane donna. “Credo che lei tenga molto a quei lavoretti che poi incornicia. Ho visto che diversi sono appesi alle pareti e ciascuno con una massima ricamata all'interno.” Poi divenne serio, quasi inquieto. “Sul fabbro? Non so, lo spero, ma non mi faccio molte illusioni... chi mi ha chiuso sulla testa questa dannata maschera l'ha fatto col chiaro intento che poi ci restasse... vedremo...” guidando il carretto “... ma comunque è un mio problema, non certo vostro... stare con un fuggiasco che non passa certo inosservato è come avere una Spada di Damocle sulla testa... se come credo neanche questo fabbro riuscirà a togliermela, allora temo che dovrò rassegnarmi... e naturalmente non posso certo farvi correre altri rischi standomi accanto... magari vi lascerò dai due anziani e cercherò un luogo lontano in cui andare... tanto per me, o qui, o anche in capo al mondo cambia poco...”
In quel momento arrivarono davanti alla bottega di Ernò il fabbro.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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