Il Priore Tommaso ascoltò Elisabeth.
“Milady, purtroppo io non ho tutte le domande...” disse “... non so cosa abbia fatto vostro marito e soprattutto con chi... non è nel mio potere saperlo e dunque non me ne curo... preferisco concentrarmi su ciò che posso influenzare, cambiare e magari risolvere... è vero, vi ho detto che avreste attirato il pittore, ma dubito che ciò possa accadere in un lasso di tempo così effimero, come quello racchiuso tra l'arrivo, la presentazione al duca, una notte in cui naturalmente si è dormito ed una colazione raggiunta in ritardo... converrete che siete stata poco a corte per riuscire non solo ad incontrare quel pittore, ma anche solo per essere notata da lui... se io dovessi cercare, anzi aspettare di vederlo, non so, passeggerei nei corridoi, nel cortile, mi farei notare e così via... quell'uomo è attratto dalle donne come una falena dalla luce... è il tipico esemplare di uomo comune, del tutto votato ad apparire ed intento a colpire con doti e pregi che, ahimè per lui, non possiede minimamente.” Sorrise. “Siete come un pescatore che getta l'amo. E talvolta non bastano pochi istanti per veder abboccare un pesce. Ecco spiegato il senso di passività in cui sentite di essere piombata. Tutto qui.” Sentenziò con la stessa naturalezza con cui portava a termine i suoi logici ed indiscutibili ragionamenti.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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