Icarius non disse nulla a Clio, restando così con la testa di lei sulla sua spalla.
Trascorsero alcuni istanti, con lui che accarezzava piano, delicatamente la liscia pelle della ragazza con lievi tocchi della dita.
Le braccia, poi la schiena, arrivando con le mani tra i capelli della sua maestra d'armi, restando a giocare con le ciocche tra le dita.
Poi riprese, sempre adagio, a riallacciare il corpetto della spadaccina.
Le sfiorò il viso ancora lievemente arrossato e le sorrise.
Si alzò ed aiutò la piratessa a fare lo stesso.
“Si...” disse dolcemente “... sarà meglio andare adesso...” raccogliendo la giubba, per poi rimetterla a posto ed indossare di nuovo la sua.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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