La pace.
Quel silenzio così dolce e ricco di emozioni.
Restai stretta a lui, chiudendo gli occhi mentre le sue carezze mi facevano venire i brividi, ma sfiorando a mia volta la sua spalla, il suo braccio, alzando poi la testa per osservare la sua espressione.
Tutto sembrava lontano e distante, come se fossimo immersi in quelle Isole Felici di cui mi aveva parlato Guisgard sulla Santa Caterina.
Lo osservai in silenzio riallacciarmi il corpetto, e poi alzarsi piano, per poi aiutarmi a fare lo stesso.
Si rimise la giubba, e io feci altrettanto.
Ma prima di lasciare quel luogo mi avvicinai a lui, e gli cinsi il collo con le braccia, sorridendo.
Avrei voluto dirgli molte cose, forse tutte quelle che mi passavano per la testa in quel momento, invece rimasi in silenzio, con gli occhi nei suoi per un lungo istante, sperando che riuscissero ad esprimere tutti i sentimenti e le emozioni che provavo.
Poi lo baciai piano, un bacio lieve, delicato, perché sapevo che un altro momento di passione sarebbe stata una tortura per entrambi.
"Direi che per oggi abbiamo finito.." sorriso "Possiamo andare a cambiarci e tornare presentabili..." gli feci l'occhiolino.
Cosa che naturalmente non ero affatto dopo due ore di allenamento, e probabilmente nemmeno lui.
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