Lo detestavo. Quando si affliggeva, lo detestavo.
...e naturalmente non posso certo farvi correre altri rischi standomi accanto... magari vi lascerò dai due anziani e cercherò un luogo lontano in cui andare... tanto per me, o qui, o anche in capo al mondo cambia poco...”
Lo detestavo perché non capivo se voleva mettermi alla prova o se, veramente, dopo tanto lottare, aveva gettato la spugna. E questo mi era ancora più inconcepibile, dal momento in cui mi ero fatta in quattro per farlo uscire da quella prigione e dargli un'altra possibilità.
Fu proprio davanti alla casa del fabbro, che infastidita replicai: "Se mi volete con voi, non avete che da dirmelo chiaramente, perché non amo troppo i giri di parole. Come amica, sono disposta a starvi accanto e ad aiutarvi, lo sapete!"
Scesi dal carretto, questa volta da sola, e mi incamminai verso la casa.
Improvvisamente però mi sentii chiamare da qualcuno...
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Footfalls echo in the memory, down the passage we did not take, towards the door we never opened, into the rose garden.
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