Il misterioso ex galeotto saltò giù dal carretto con aria divertita.
“Vedo la caviglia vi da meno noie.” Disse a Tessa che era scesa da sola a terra. “Comunque non avete bisogno di rimarcare così tanto la parola amica.” Sorridendo con fare Guascone. “Non temete, non tenterò di corteggiarvi. Non siete il mio tipo.” Legando il cavallo ad una staccionata. “Mi piacciono le donne passionali, che amano sospirare al balcone in attesa del loro amato, magari racchiudendo il loro Amore in un pegno, come un tesoro da cercare, un incanto da vincere o anche solo un fiore da sfogliare. Vedete? Non correte alcun pericolo con me. Io non sono il vostro tipo, come voi non siete il mio.” Ridendo. “Quanto all'aiuto che volete fornirmi, beh, ve ne sono grato. Certo che voglio avervi accanto. Ma del resto è un dare e un avere, visto che anche io cercherò di aiutare voi a svelare il mistero dei vostri Natali.”
Ma poi qualcuno chiamò Tessa.
“La Regina di Gioia Antiqua!” Gridò un bambino. “Guarda, mamma, è proprio lei!” Indicando Tessa.
“Smetti, Wagio!” Fece la mamma al piccolo. “Ti ho detto mille volte di non disturbare le persone!” Guardò poi la ragazza. “Perdonatelo, vi prego. Gli ho regalato un libro di favole e lui vi ha scambiata per uno dei personaggi letti in qualche fiaba. Scusatelo, vi prego.” Sorridendo a Tessa.
“Ma è proprio lei!” Ribadì il piccolo. “E' uguale!”
“Basta, adesso.” Lo riprese la madre. “Scusateci ancora e buona giornata.” Per poi allontanarsi con suo figlio.
“Venite, la fucina del fabbro è aperta...” la maschera di ferro a Tessa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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