“Invece il vostro ruolo qui sarà sempre importante, milady.” Disse Icarius a Clio, tradendo un po' della sua ingenuità davanti a tutti.
“Che mondo affascinante la mente umana.” Fece il vescovo. “Più si crede di poterne contemplare l'essenza, più essa si mostra mutevole e sfuggente. Infondo solo Dio può comprendere l'animo di un uomo.”
“E' così.” Annuì Rodolfo. “Vostra Grazia ha ragione.”
“Cambiando discorso” mormorò il chierico “e riferendoci a cose più umane e dunque alla nostra portata... ho saputo che l'ambasciatore di Maruania è ancora nel ducato... ospite nel castello di lord Cimmiero...”
Rodolfo lo guardò turbato.
“Mi chiedo cosa avrà intenzione di fare... non si presenta a corte e neanche va via...” pensieroso il vescovo.
“Ciò non mi piace...” con tono cupo Rodolfo.
Poi Altea nominò Mia Amata.
“Già...” fissandola il vescovo “... nessuno ha più ritrovato la spada.”
“Purtroppo no.” Scuotendo il capo Rodolfo.
“Credo si trovi al Gorgo del Lagno, no?” Mangiando il vescovo. “Mi sembra naturale... è lì che Sua Signoria ha avuto l'incidente.”
“Già...” perplesso Icarius.
“Ma parliamo d'altro.” Sorridendo Rodolfo. “Altrimenti la cena assumerà un'aria mesta. Milady...” rivolgendosi ad Altea “... non è sfuggita la vostra eleganza a Sua Signoria e a nessuno di noi... avete forse trovato un nuovo spasimante? Stavolta in grado di conquistarvi?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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