Ozzillon rise a quella domanda di Gwen.
“Ragazza mia.” Disse. “Io ho fiuto! So comprendere quando una pista merita di essere seguita!” Prese dalla tasca una cartina che aprì davanti alla ragazza e a Rida. “Vedete?” Indicandola. “Parla di un luogo specifico, in cui è sepolto un tesoro! Un tesoro, capite! Si narra, afferma la mappa, che il diavolo giunga ogni notte in un bosco dimenticato per dissotterrare le ricchezze che i ladri e gli assassini hanno nascosto durante il giorno per fuggire dai soldati! E noi, con questa mappa, sappiamo esattamente come raggiungere quel bosco e in quale punto scavare!”
“Ma forse” mormorò Rida “questa mappa non ci appartiene, capo.”
“Cosa?” Fissandola Ozzillon.
“Si, il baule era di quella donna e forse la mappa sarà caduta dentro per sbaglio...”
“Che sciocchezza!” Scuotendo il capo Ozzillon. “Madama Fortuna va presa al volo! Ed è quello che faremo! Domattina partiremo! Dunque andiamo tutti a riposarci!”