Icarius restò sorpreso e poi sorrise a quelle parole di Clio.
“Si, vero...” disse annuendo “... hai ragione, brava!”
La ragazza allora provò a vedere se davvero aveva fra le mani la vera chiave della teca.
E così fu.
Inserita nella teca provocò uno scatto ed un attimo dopo quella custodia si aprì davanti a loro, mostrando il suo contenuto.
I due videro allora una meravigliosa spada, di una fattura sconosciuta, di purissimo acciaio e titanio e con arcane parole, forse di una lingua e di un'epoca oggi dimenticate, incise a fuoco con tutta la maestria di un'arte forse perduta sulla solida lama.