Ad Altea non era sfuggito il modo con cui Ezio la guardava.
La dama di Bastian sentiva lo sguardo di quell'uomo sempre su di lei, nello stesso ed identico modo in c'erano state le sue mani solo pochi istanti prima, durante quella perquisizione che lei era stata costretta ad accettare.
“Forse è presto per tutte queste domande, milady.” Disse Ezio.
“No, aspetta...” intervenne la figura incappucciata “... infondo è giusto. Noi abbiamo chiesto di fidarci e mi sembra equo che anche lei ora pretenda qualcosa.” Fissando Altea. “E sia, vi dirò la verità. Avrei potuto ingannarvi raccontandovi una qualsiasi storia vagamente verosimile e voi mi avreste creduto. Ma ho deciso di dirvi la verità, per quanto assurda.” Annuendo. “Lord Guisgard è mio prigioniero. Decisi di catturarlo mesi fa, simulandone poi il funerale e sigillando una cripta vuota da usare come prova. Ma poi l'arrivo di quel sosia ha gettato all'aria ogni mio piano. E quando tutto mi appariva ormai perduto, dalla sua cella proprio lui mi chiese di patteggiare. Avremmo collaborato e poi diviso fra noi il potere. Ma con quel sosia in giro dobbiamo essere accorti, Uscire adesso allo scoperto getterebbe solo caos sul ducato, riaprendo una faida tra due nuovi pretendenti, come accadde proprio tra lord Guisgard e lord Dominus suo zio. Di più non posso dirvi per ora. Sono stato franco con voi e spero vi fidiate adesso.”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|