L'antiquario osservò con meticolosità il monile al collo di Tessa.
“Molti oggetti” disse vengono attribuiti a grandi personaggi. Spade, tesori e così via. E' un modo per dar loro valore. Questo monile potrebbe essere appartenuto anche alla leggendaria regina di Gioia Antiqua, ma non abbiamo prove per affermarlo con sicurezza. Tuttavia è molto interessante e pregevole, devo dire. Quanto al valore, beh, diciamo che è nominale.”
“Nominale?” Ripetè Bernard.
“Si, affettivo, sentimentale.” Annuì l'antiquario. “Il carbonchio è la pietra degli innamorati. Anzi, dei grandi amanti. Notate la sua particolarità...” indicando la pietra rossoscura “... da un lato è straordinariamente scintillante, mentre dall'altro” voltando il monile “reca piccolissimi segni...” prese una lente d'ingrandimento “... sembrano parole incise... e in una lingua che non conosco...” restò poi pensieroso “... attendete un attimo, prego... nel retro della bottega ho dei testi e vorrei consultarli... torno subito...” e andò nel retrobottega.
“Sentito?” Sorridendo Bernard. “La pietra degli innamorati. Buffo, vero? Ed io che ne ho fatto dono a voi.” Rise. “Suvvia, scherzo. Giuro che la smetto.” Divertito.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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