“Io temo di non conoscerla” disse Bernard a Tessa “ma qualcosa mi fa credere che questo nostro piccolo amico invece si. Dico bene?” Rivolto poi al piccolo.
“Certo!” Esclamò questi. “Guisgard era nipote del duca Taddeo l'Austero e dunque suo erede al seggio ducale di Capomazda. Ma durante un viaggio di suo zio a Sygma, nella nobile contrada della Pantera per organizzare una nuova riconquista da parte dei Capomazdesi, infatti quella contrada era rimasta fedele ai duchi Taddeidi, alcuni misteriosi cavalieri rapirono Guisgard, che all'epoca era un bambino, abbandonandolo poi in un vecchio maniero diroccato presso un fiume e lasciando così al Fato la colpa di quell'assassinio. Ma qui il piccolo fu salvato dalla Dama dell'Elsa, da sempre protettrice di Ardeliano e dei suoi discendenti. Divenuto adulto, Guisgard tornò a Capomazda a bordo della Santa Caterina, un vascello in grado di volare, per chiedere i suoi giusti diritti su Capomazda, ora governata da suo zio Dominus. Costui, non volendo però lasciare il potere, impose come condizione a Guisgard di trovare il Fiore Azzurro e portarlo a Capomazda, dimostrando così di essere il vero erede al seggio ducale.”
“Accidenti!” Meravigliato Bernard. “Sei un portento! Avrai dieci in storia!”
“Perdonatelo, signori.” Fece la madre. “Ma mio figlio adora queste vecchie storie di bardi.” Sorridendo.
“Ma bravo.” Accarezzandogli i capelli Bernard. “E cosa farai da grande, dimmi? Costruirai modellini sempre più belli?”
“No, mi costruirò una nuova Santa Caterina” rispose lesto il bambino “e partirò alla ricerca del Fiore Azzurro. Solo così gli uomini saranno felici.”
Bernard rise compiaciuto.
“Perchè Guisgard” continuò il piccolo a capo chino “si è dimenticato di noi... ed anche del Fiore Azzurro... non vuole più cercarlo e per questo Capomazda è nel caos ora...”
Fuori nelle strade, infatti, cominciavano ad udirsi confusione ed agitazione.
Alcuni uomini inneggiavano a Gvineth e proclamavano di voler combattere per lui.
Un attimo dopo tornò l'antiquario.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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