Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 15-04-2015, 03.24.25   #2005
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Era una calda sera primaverile, e il giardino del palazzo risplendeva di mille e più varietà di fiori.
Le giornate si stavano allungando, e a quell'ora tarda era possibile avere ancora uno sprazzo di sole, che rendeva il giardino ancora più magico, come in attesa.
In attesa della fredda luce delle stelle, che lo avrebbe velato di un incanto diverso, ma non per questo meno affascinante.
Azelle passeggiava, immersa nei suoi pensieri.
Avrebbe dovuto tornare a casa, ma non ne aveva per niente voglia, sapeva che l'avrebbe aspettata una ramanzina del padre per un pretesto qualsiasi.
Così, vagava nel giardino semideserto, in cerca di pace.
La pace che lì sembrava a portata di mano.
D'un tratto giunse in un luogo appartato, con una fontana in stile classicheggiante che creava splendidi giochi d'acqua.
Sorrise, le sembrò un ottimo posto dove sedersi a leggere, finché la luce ancora glielo permetteva.
Aveva con sé un libro di antichi carmi, che le tenevano compagnia nei solitari pomeriggi.
Catullo era il suo autore preferito, certo, e avrebbe letto mille e mille volte le sue parole, come infiniti e inconteggiabili dovevano essere i baci del poeta per la sua Lesbia.
Ma nessuna poesia la emozionava come il Carpe Diem oraziano.
D'un tratto, una melodia fece da sottofondo a quelle letture, e lei non se ne rese conto immediatamente perché ben si sposavano con ciò che stava leggendo.
Poi comprese, alla fine di un carme, che c'era qualcosa di strano.
Quella musica...
Fu allora che alzò gli occhi dal libro e si ritrovò davanti un giovane uomo, seduto poco distante da lei, intento a suonare un liuto.
Dopo alcuni istanti, il musico si accorse della dama, e le sorrise.
"Salute a voi, madama..." con un leggero inchino.
"Salve..." con cordiale distacco.
"Se la mia musica vi disturba non avete che da dirlo, e me ne andrò..." cortesemente il giovane "Non ho potuto resistere, sapete.. era come se avessi davanti un quadro ma tutto quello che avevo per dipingerlo fossero le note..." le sorrise.
Lei alzò nuovamente lo sguardo su quel ragazzo, stavolta incuriosito.
"No, affatto..." disse la dama "La musica mi allieta..".
Lui sorrise, raggiante "Posso chiedervi che cosa leggete, madama?".
"Antiche poesie..." con un sorriso lontano lei.
"Me ne leggereste una?" titubante lui "E io la accompagnerò con la mia musica, se vorrete...".
Azelle sorrise, divertita, e scelse una poesia particolare, una poesia triste eppure incredibilmente forte.
E poi un'altra, e un'altra ancora.
Passarono così le ore, senza che i due se ne accorgessero.
Sembrava la perfetta compensazione tra parole e musica, tra sguardi e cuori.
Finché l'ora non si fece molto tarda, e Azelle trasalì.
"Devo andare..." mormorò, controvoglia.
Il musico alzò gli occhi increduli e delusi sulla dama.
"No, non potete andare.. non mi avete nemmeno detto il vostro nome.." implorò quasi.
Lei sorrise "Il mio nome? Perché avrebbe importanza?".
Lui sgranò gli occhi "Sarebbe il nome a cui dedicare ogni canzone, ogni melodia, perché ora che vi ho veduta, non riesco a pensare ad altro..".
Azelle rise, divertita.
"Suvvia, non dite così, mi avete visto una sola volta.." scuotendo appena il capo "Non vi sembra di esagerare?".
Lui la guardò sorpreso e vagamente amareggiato "Già, vi ho veduto una volta.. ma una volta basta per una vita intera...".
Azelle trattenne una risata, ma il musico se ne accorse.
"Mettetemi alla prova, dunque..." deciso "Affronterò qualunque cosa pur di conoscere il vostro nome...".
"Addirittura?" sorpresa lei "Solo per il mio nome?" divertita, eppure affascinata
"Ebbene, dunque... vi accontenterò.." annuì la dama.
Lui la guardò estasiato.
"Risolvete questo enigma, e vi rivelerò il mio nome..." divertita la bella dama.

Lo si può vedere in cielo
Può essere di vari tipi
Si può trovare su una nave
Esisteva quello d'oro
La terra non vi trema


Lui ci pensò per lunghi istanti, minuti che gli sembrarono anni.
Eppure in quegli occhi verdi trovò qualcosa, qualcosa che ispirò il suo cuore.
Così il musico, risolse l'arcano e conobbe quel nome a cui dedicare le sue note d'Amore.

E voi, dame e cavalieri di Camelot, riuscireste a risolvere l'enigma della bella Azelle?
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