Giovani Amiche...
Forse per quella sorta di strana sinergia, forse per quella lunghissima assenza, in questo grigiore mattutino, frugando tra le dirute pareti di una capanna in pietra, ho ritrovato vecchi attrezzi di lavoro di mio nonno, dove, attaccata ad una vecchia verga in brozo, era saldata una targhetta militare dell'esercito statunitense, con incisa sopra una data 25 aprile 1945: Libertà!
JOE MITRAGLIA
"Qui in città non ne senti più parlare
troppi anni son passati
e troppo tristi son da ricordare
giorni neri giorni dannati
ma a qualche vecchio quando sente il nome
di Joe Mitraglia il partigiano
si tingon strani gli occhi come
gli avessi tolto il vino dalla mano.
Joe Mitraglia era uno dei tanti
che aveva detto no ai repubblichini
era scappato anche lui sui monti
lasciando a casa moglie e bambini
combatteva tra i boschi in Appennino
e i sentieri li aveva ricoperti
da Benedello a Montefiorino
di tedeschi e di fascisti morti.
Dopo l'inverno vien la primavera
ma del '45 è la più bella
e la liberazion non sembra vera
ma da mesi non si usa la padella
manca anhe il grano nei granai
tutto in vent'anni han fatto fuori
anche le lacrime per i morti tuoi
quei maledetti dai manganelli neri.
Ma eran tanti a uccidere Gobetti
e tanti ancora a picchiar di notte
ed io li voglio tutti maledetti
se non da Dio almen dalle mie botte
così diceva venuto giù dai monti
rossi di sangue e rossi di pensiero
tenne con sè i suoi fucili pronti
per continuar la nostra Primavera.
Così di notte ed anche in pieno giorno
Joe Mitraglia sparava senza posa
fascisti non voleva più dattorno
da Sant'Eufemia fino alla Pomposa
c'era sui muri il sangue di vendetta
ma una notte qualcuno il nome grida
un'imboscata e giù di baionetta
qualcuno ride qualcuno come Giuda.
Qui in città non ne senti più parlare
troppi anni son passati
e troppo tristi son da ricordare
giorni neri giorni dannati
ma a qualche vecchio quando sente il nome
di Joe Mitraglia il partigiano
si tingon strani gli occhi come
gli avessi tolto il vino dalla mano."
tratto dall'album: "Naracauli e le Altre Storie" 1978 / I NOMADI
Grazie Augusto, ovunque tu sia o nel cielo dei più grandi eroi di questoi tempo, per questa ennesima storia di provincia di un Paese fatto di persone che non sono più, tra strade polverose e cuori impavidi ricoperti oramai da celluloide in bianco e nero...
Buon Settantesimo Anniversario di Libertà Camelot, la Moderna.
Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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