“Io...” disse Shaile ad Altea “... io non riesco... non posso...” e chinò il capo spaventata.
Allora fu sorteggiata la terza donna da affiancare a Gwen e ad Altea.
E la sorte scelse una giovane monaca.
Uno dei marinai restò perplesso e chiese di rifare di nuovo il sorteggio, ma la religiosa si oppose.
Dunque lei, Gwen ed Altea restarono insieme agli altri passeggeri maschi, mentre Elisabeth con le donne ed i bambini furono nascoste nella stiva.
Intanto il vascello pirata aveva raggiunto il battello e subito con un ponte a rostro e robuste cime bloccò il mezzo al suo poderoso scafo.
E dal ponte mobile cominciarono a scendere i corsari.
Erano un gruppo di uomini ben armati e subito si assicurarono che l'equipaggio non potesse loro nuocere.
Poi si dedicarono ai passeggeri.
“Fuori il denaro e tutti gli oggetti preziosi.” Intimò uno dei pirati, agitando una lunga pistola sotto lo sguardo spaventato dei presenti. “Ed il primo che proverà a fare il furbo si ritroverà scaraventato di sotto con un buco in mezzo agli occhi, chiaro?”
Intanto, nella stiva, Elisabeth e le altre cercavano di non fare rumori e di tenere calmi i bambini.
“Madre di Dio...” impaurita una donna “... speriamo non si accorgano di noi...”
“Sono cattivi i pirati?” Chiese all'improvviso uno dei piccoli ad Elisabeth.
Nello stesso istante, sul ponte del battello, i pirati avevano spogliato i passeggeri maschi di ogni cosa preziosa in loro possesso.
“Ehi!” Esclamò ad un tratto uno dei pirati. “Qui ci sono tre donne!” Indicando la monaca, Gwen ed Altea. “E sono anche molto carine!” Ridendo.
“Bestia, non vedi che una di loro è una monaca?” Uno dei filibustieri.
“E cosa cambia?” Rispose l'altro. “Sotto la tonaca sempre una donna resta, no?” Con fare lascivo.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|