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Vecchio 25-05-2015, 16.42.21   #508
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Scesi dalla carrozza, Clio e quegli attori furono condotti dall'energumeno all'interno della chiesa di campagna.
Era questa un edificio a tre navate, con quelle laterali più strette di quella centrale che terminava con un transetto delimitato da un'abside.
Le due navate laterali invece continuavano il loro tragitto fino a congiungersi col deambulatorio che si apriva dietro l'abside.
Tutto il sacro edificio era avvolto da una lieve penombra, appena interrotta dai primi bagliori del giorno nuovo, il cui soffuso alone iniziava a schiarire le alte vetrate sul finto matroneo.
Un monaco suonava l'organo, posto lateralmente alla destra dell'altare a mensola, con una suora accanto che intonava i versi di un Inno.

“Solo Tu sei il mio Pastore,
niente mai mi mancherà.
Solo Tu sei il mio Pastore,
o Signore... o Signore...”

L'omone entrò, si segnò per poi inginocchiarsi e senza che il monaco e la suora si curassero del suo ingresso, continuando il loro Inno.

“Mi conduci dietro Te, sulle verdi alture...
ai ruscelli tranquilli lassù,
dov'è più limpida l'acqua per me,
dove mi fai riposare...”

Infine l'omone fece cenno a Clio e agli altri di seguirlo.
Raggiunsero così una porta che dava alla sacristia.

“Solo Tu sei il mio Pastore,
niente mai mi mancherà.
Solo Tu sei il mio Pastore,
o Signore... o Signore...”

Entrati nella sacristia, Clio e gli artisti itineranti videro una figura seduta su una sedia, intenta a leggera un libro al chiarore di una candela.
Il libro era il De Amore di Andrea Cappellano.
“Sono tornato.” Disse l'omaccione.
Allora la figura abbassò il libro e mostro il suo volto, sul quale spiccavano un sorriso rassicurante e due occhi azzurri e mutevoli.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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