Quegli occhi chiari restarono fissi su Altea, mentre la gitana spiegava il perchè della sua presenza nel maniero.
Intanto un vago chiarore si faceva strada tra la stretta feritoia e qualche crepa nelle murature.
“Il marchese...” disse la figura, senza che i suoi occhi azzurri tradissero emozioni “... i marchesi dunque si appropriano delle dimore altrui? E magari voi siete la sua servitrice, o, peggio, la sua concubina...” un cenno di quella figura e i vari bagliori dell'incerto albeggiare fecero brillare il pugnale che aveva in mano e che teneva puntato contro il letto “... alzatevi.” Ordinò. “E fate un passo verso la luce... in modo che possa vedervi interamente... e badate che al minimo passo falso vi infilzerò... su, alzatevi...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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