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Vecchio 28-05-2015, 18.57.15   #724
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Un prete...” disse uno dei due giovani “... e cosa vuoi da noi?” Con tono irriverente.
“Sono diretto in città” spiegò il religioso “ma non credo di conoscere bene la strada. Qualcuno può indicarmi come giungerci?”
“Cosa vai a fare?” Chiese uno dei due. “A vedere l'esecuzione?”
“Si...” annuì il chierico “... un mio confratello è stato condannato a morte ed io vorrei confessarlo prima della sua ora.”
“Spero allora che tu non possa mai arrivare in tempo!” Esclamò un dei due giovani.
“Perchè tanto odio, figliolo?” Guardandolo il prete.
Era una figura austera ma dai nobili modi.
Aveva lunghi capelli grigi ed una barba brizzolata, che mal si legavano però col suo viso dai lineamenti puliti e ben fatti.
E poi quei suoi occhi chiari.
“Non sono tuo figlio!” Quello al chierico.
“Lo credo bene, noi preti non abbiamo figli.”
“Ma va!” L'altro giovane. “Impossibile vivere senza sesso!”
“Affatto, ragazzo mio.” Mormorò con calma serafica il religioso. “Forse hai avuto qualche trauma per parlare così? Magari in famiglia?”
“Fai troppe domande!” Gridò il primo giovane che aveva parlato, estraendo un lungo coltello.
E così fece anche il secondo.
“Immagino, figlioli...” annuì il prete “... forse le vostre madri, vero? Non erano un modello di moralità... per questo siete finiti così...”
“Che il diavolo ti porti!” Urlò il primo giovane che si era armato.
“Il diavolo, come Dio, non esiste!” Con rabbia l'altro.
“Esistono entrambi, amici miei...” fissandoli il chierico.
E in quel momento un lupo nero emerse dai cespugli.
Ringhiava e schiumava.
I due giovinastri ebbero paura e cominciarono a correre.
Il lupo allora li rincorse, per poi raggiungerli poco più avanti, quando ormai erano fuggiti nella boscaglia.
Il prete si segnò te volte.
“Qualcuno sa indicarmi la strada per andare in città?” Chiese poi a Clio e agli attori che erano rimasti turbati e spaventati per quell'ultima scena.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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