Altea cominciò a togliersi il vestito ed Icarius restò a guardarla tutta, mentre con una mano sfiorava lentamente il piede che lei aveva appoggiato sulla poltrona dove sedeva lui.
Lo sfiorava lentamente, con fare sensuale e dolce allo stesso tempo.
E nel fare ciò sorrideva malizioso ed irriverente, con i suoi occhi fissi su quelli di Altea, per poi farli scendere lungo tutto il corpo della bella gitana.
E quello lo sguardo la faceva sentire nuda, impotente e desiderata.
Uno sguardo forse in grado di dominarla e domarla come nessuno era riuscito mai in passato.
“Più che metterti il vestito” disse lui sussurrando “preferirei di gran lunga toglierti questa biancheria di pizzo...”
Ma all'improvviso si udirono delle voci.
“Voglio vederlo!” Fece qualcuno.
“Non potete, milady...” disse Pepino.
Poi la porta si aprì ed entrò una dama coperta da un lungo mantello.
“E questa chi sarebbe?” Chiese ad Icarius la nuova arrivata, indicando Altea.
“Mi spiace, capo...” mormorò Pepino “... non sono riuscito a fermarla...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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