Icarius continuò a sfiorare Altea, con quel massaggio lieve ma sensuale sulla pelle della gitana ormai ardente di passionali brividi.
Era nuda davanti a lui, senza che egli smettesse di toccarla ancora e ancora.
“Sai ora” disse lui guardandola negli occhi “cos'accadrà, vero? Ho voglia di te...”
Poi ad un tratto si udirono dei rumori.
Un attimo dopo dalla vegetazione emerse un gregge.
Icarius allora subito si tolse la camicia e la posò sulle spalle di Altea per coprirla.
E dietro il gregge si vide un uomo anziano.
“Affone...” disse Icarius alzandosi “... siete voi?”
“Signorino!” Esclamò l'uomo. “Si, sono io. Cosa fate qui?”
“Nulla, mi riposavo dopo aver cavalcato con questa mia amica.” Rispose il Taddeide.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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