“Bene...” disse Elv a Gurenbarba “... visto abbiamo appurato che non vi è nulla di cattivo auspicio, direi che posso portare la mia signora nei suoi alloggi, ossia nella mia cabina.”
Gurenbarba guardò prima lui, poi Gwen, con sguardo profondo ed enigmatico.
Come se avesse il potere di leggere nei loro animi e svelare la verità.
Un attimo dopo scoppiò a ridere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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