Quel bacio.
Intenso e travolgente, con le loro mani che si intrecciavano, si stringevano, vagavano sul viso di lui e su quello di lei.
Fra i capelli scuri di Icarius e quelli biondi Clio.
Ma anche le labbra erano animate da un qualcosa che impediva ad esse di trattenersi.
Così la bocca di Icarius assaporava quella di Clio, poi il suo viso, il suo collo, per tornare di nuovo a gustare quel nettare di irrefrenabile passione.
“Dove...” disse lui sospirando “... dove hai imparato a baciare così...” col viso su quel quello di lei “... pensavo fossi un mascolino ribelle...” sorridendo piano con gli occhi in quelli della ragazza “... invece... invece sei meravigliosa... ragazza ingenua prima...” sussurrò “... Lupo Nero poi... cos'altro sei, dimmi?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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