Clio cercava le labbra di Icarius e lui non faceva nulla per sfuggirle.
Non poteva, non voleva.
Il suo profumo, il sentire il suo corpo contro il suo.
Poi l'azzurro dei suoi occhi, il biondo dei suoi capelli, il chiarore della sua pelle e quei giochi di trasparenza che il suo vestito sapientemente disegnava mentre lei sorrideva e sospirava fra le braccia di lui.
Poi ad un tratto divenne serio.
“Io il Falco...” disse con un filo di voce Icarius “... se lo fossi tu non saresti qui stanotte... o forse questo sarebbe un sogno... tu non potresti mai baciare qualcuno incapace di amarti, vero? Si, è così, Clio...”