La tranquillità di quel luogo, il silenzio, la frescura della sera e la stanchezza del giorno fecero addormentare Clio dolcemente.
La Divina Misericordia volava tra nuvole ovattate ed un cielo azzurrissimo.
Le vele erano gonfie, la bandiera sventolava fiera ed il canto dell'equipaggio rendeva quel momento leggero e piacevole.
All'improvviso la ragazza udì il suono dell'ocarina.
Alzò lo sguardo e vide Icarius su un pennone.
Ma in quello stesso istante la vedetta indicò l'avvicinarsi di una tempesta.
Gonfie e nere nuvole avanzavano minacciose da Occidente.
E da esse qualcosa prese forma.
Qualcosa di terribile ed angosciante.
Una nave a forma di teschio.
Clio si svegliò di colpo.
Era stato un incubo.
Fuori, la notte era però tranquilla e silenziosa, nonostante il ricordo di quel sogno.