Gurenbarba era in piedi e rideva.
“L'ho sempre detto” disse, aprendosi la giacca “che una donna non deve mai usare un'arma.” E mostrò un busto di ferro sotto la camicia sudicia. “La prossima volta devi mirare al volto.” Divertito. “Ma non ci sarà una prossima volta.”
Uno dei suoi afferrò Gwen e la portò di peso verso il capitano, strappandola dalle braccia di un malconcio Elv.
Gurenbarba la guardò negli occhi, per poi colpirla forte al volto.
E Gwen perse i sensi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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