Visualizza messaggio singolo
Vecchio 01-07-2015, 16.16.35   #2429
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il gruppo riprese il cammino, lungo quella strada che si era aperta oltre il binario abbandonato e racchiusa da case e muri, nel cuore della bucolica periferia di Nolhia.
E quando imboccarono l'ultima curva, davanti ai loro occhi si mostrò qualcosa di inatteso e grandioso.
Il palazzo era racchiuso da un basso muro di cinta che lo avvolgeva su quattro lati, fino al grosso tumulo ammassato e su cui l'imponente struttura poggiava.
L'edificio appariva di muratura antica e venerabile, scolorito e corroso dal Tempo, dalle intemperie e dalla dimenticanza.
Scavato in buona parte nel cumulo sopra descritto, diventava visibile solo quando si imboccava e oltrepassava l'ultimo tratto della lunga strada murata che tagliava il profondo ed estremo ventre della campagna.
Sul muretto di cinta si ergeva una consumata cancellata, robusta ed arrugginita, che sbarrava il passaggio lungo tutto il camminamento di ronda.
Nel palazzo si accedeva attraverso un ampio cancello, una formidabile grata di ferro e ghisa, poggiante su vecchi e malfermi cardini ossidati e cigolanti in modo da restare cupamente socchiusa nonostante l'abbondanza di catene e lucchetti ad impedirne il passaggio.
Questa infatti era stata la volontà, macabra ed avvilente, di chi aveva abbandonato e chiuso per sempre questo luogo.
Forse perchè nessuno più di quella generazione aveva alcun interesse ad avventurarsi tra le ombre deprimenti ed angoscianti che sembrano aleggiare intorno alla tomba di un Tempo ormai perduto e dimenticato.
Icarius si staccò dal gruppo e si avvicinò al cancello, facendosi strada tra due grovigli di vegetazione selvatica e rendendosi conto di ciò che avevano scoperto.
I blocchi di murature consumate, il cancello perennemente socchiuso in modo misterioso e ciò che restava dell'ornamento della facciata risvegliarono ed evocarono in lui idee e sogni eroici e romantici.
E restò così, in disparte, lontano dagli altri a contemplare le rovine di un'età antica e celata da quell'angolo dimenticato dove città e campagna si fondevano, ammutolendosi reciprocamente.
“Maestro...” disse dopo un lungo istante di silenzio all'artista, senza voltarsi e senza staccare le mani dalle grate che teneva strette “... vi prego, raffigurate questo luogo affinchè altri vedano e sappiano cosa abbiamo scoperto e raggiunto oggi...”
Hansiner annuì ed Icarius lo ringraziò con un cenno del capo.
L'artista prese allora alcuni fogli e dei pennelli dalla sua borsa, per poi avvicinarsi al muretto e cominciare a disegnare.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso