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Vecchio 03-07-2015, 00.52.42   #2498
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Seconda Parte

Capitolo I: La Nave Nera


“Improvvisamente la mia attenzione fu catturata da un grande e singolare oggetto che si trovava sul fianco opposto della gola, il quale s'innalzava ripidamente a un centinaio di metri da me. Colpito dalla Luna che ormai era sufficientemente alta, l'oggetto brillava di bianco.”

(H. P. Lovecraft, Dagon)



Quella notte a Maruania le stelle brillavano di luce arcana.
E forse con la medesima luce luccicavano anche gli incubi della notte.
Sotto una Luna piena ed incantata, indifferente ai destini degli uomini, vaga nel suo splendore e mutevole nella sua lunga scia tra le onde, una figura sedeva sul balcone del grande palazzo governativo, fissando il cielo ed accarezzando la sua gabbianella blu.
Dal basso, dai sobborghi e dalle viuzze cittadine, salivano gli schiamazzi, le grida e le risate dei giovinastri ancora svegli, animati da baldorie ed avidi di piaceri che riempivano l'aria di un senso di eccesso e di spreco, che sotto l'enigmatico e distaccato pallore lunare mutava poi in una percezione d'apatia.
“Amica mia...” disse il Primo Ministro, tenendo in braccio la gabbianella che docile si lasciava accarezzare “... senti la felicità dei nostri giovani? La loro gioia di vivere? L'appagamento, la soddisfazione ed il brio che da esse ne deriva? Chi dice che siamo nati per conquistare la felicità? Che siamo destinati a meritarcela, a lottare per essa? Gli infelici ed i vili, ecco chi. I moralisti ed i deboli, gli insoddisfatti e tutti coloro a cui manca ciò che abbiamo noi.”
Ma in quel momento la gabbianella si destò ed un attimo dopo volò sul parapetto del balcone.
Allora il Primo Ministro la vide.
Una luce prima biancastra, poi rossiccia si accese fantastica ed improvvisa, illuminando sinistramente l'Oriente come fosse l'alba.
Ma era solo notte fonda.
Una notte senza sogni a Maruania.
Ma una notte intrisa di nuovi incubi.
“Eccellenza!” Arrivando un funzionario. “E' apparso qualcosa! All'improvviso, nel cielo! Sembra una nave!”
“Lo so.” Annuì sorridendo il ministro.
“Do ordine di attaccare, eccellenza?” Chiese il funzionario.
“No, prepariamoci ad accoglierla.” Con un ghigno il Primo Ministro.




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