Lasciato il Guillar sulla costa, Icarius e Clio entrarono a piedi nel paesino.
Percorsero una stradina, fino a raggiungerne una più stretta, fatta di larghe e grezze pietre, consumate e lisce, da cui spuntava erba ovunque.
Ed alla fine della strada appariva un monumentale ed antico arco, fatto di laterizi e pietre regolari, da cui prendeva nome l'intera zona.
“Eccoci ad Arco Gaio...” disse Icarius a Clio “... la porta via terra delle Flegee... da qui entreremo in un mondo di piccoli borghi marinari.”
Proseguirono, fino a raggiungere un piccolo borgo bianco, dalle viuzze strette e zigzaganti, forse così fatte per difendersi da attacchi pirati, i giardini colorati di aranci e limoni, le case consumate dalla salsedine ed il profumo di mare vivo ed intenso.