Visualizza messaggio singolo
Vecchio 08-07-2015, 17.30.01   #2783
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Nessun significato particolare...” disse l'uomo ad Altea “... è uno dei piaceri della vita...”
La gitana prese la sigaretta ed aspirò.
“A me serve per rilassare...” aggiunse l'uomo “... mi aiuta poi a concentrarmi... fumando riesco a vedere ciò che nessuno può vedere e a fare ciò che per altri è impossibile...”
Ad un tratto tutto intorno ad Altea cominciò a girare.
Iniziò ad avvertire un vago senso di nausea.
Poi più nulla.

Il cielo era nuvoloso, rendendo il crepuscolo inquieto e tormentato.
L'aria era fredda e lei poteva avvertirla ancora di più con quell'abito leggero e consumato.
Era stata incatenata alle murature, in cima alla torre del castello.
Ozilon non mostrava pietà.
Agitava il frustino, del tutto preso ed eccitato dal bel corpo di lei.
“Ora imparerai chi è che comanda...” disse lui “... capirai chi è il tuo padrone...” e riprese a frustarla, lacerando sempre più il suo vestito.
E più la colpiva, più quel vestito diventava brandelli sulla pelle di lei, mostrandola sempre più nuda.
E a quella visione Ozilon trovava grande piacere.
Ma ad un tratto qualcuno bloccò la sua mano.
“Chi diavolo...” voltandosi.
“Vigliacco...” spezzando in due il frustino Icarius “... non puoi avere una donna e allora la prendi con la forza... ma ti è andata male, verme.”
I due lottarono a lungo ed alla fine Icarius ebbe la meglio, gettando Ozilon dalla torre.
Poi guardò Altea, la liberò e la prese in braccio.
Lei era quasi nuda ed il contatto della sua pelle, irritata dalle frustate, con la fresca seta della camicia di lui le portò gran sollievo.
Lui la guardò e poi la baciò con passione.


Altea rinvenne, ritrovandosi in quella stanza, seduta su una poltrona.
In piedi davanti alla finestra, a guardare fuori, vi era sempre il misterioso uomo della sigaretta.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso