“Forse secoli...” disse Icarius “... o anni, chissà... il mio è un tempo lontano, fatto di sogni e profezie, meriti e grazie, errori ed espiazioni... vengo dalle onde dei mari impetuosi del Tempo... si solcano ma non si contano... e si naviga sotto stelle sconosciute... o forse sono pazzo, Clio... si, pazzo e tutto è un'illusione... o peggio... tutto è inutile...” guardò la finestra, in cui splendeva il firmamento sul lago “... sono partito dal mio tempo e dal mio mondo per ritrovare ciò che avevo perso e ho viaggiato... ho viaggiato così a lungo che questo non può che essere il futuro...” le accarezzò le labbra con le dita, per poi sfiorare tra esse ormai dischiuse la lingua di lei “... chissà se mi credi...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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