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Vecchio 02-05-2009, 20.05.11   #115
zaffiro
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zaffiro sarà presto famosozaffiro sarà presto famoso
Anina e le farfalle.

Da qualche parte,tanto tempo fa,lessi,di una fanciulla di nome anina che amava le farfalle.Le rincorreva nel prato per ore ed ore,pur di afferrarne qualcuna e scrutarne la bellezza.Un giorno,incuriosita da quelle fantastiche creature,si rivolse alla nonna per chiederle come nascessero così belle,la nonna,con pazienza e premura,le raccontò della loro nascita in bruco,della loro evoluzione in larva ed infine della loro metamorfosi in farfalla,anina rimase a bocca aperta,tanto che avrebbe voluto scorgere un bruco d'ogni dove pur di vederlo mutarsi in farfalla,così la sua ricerca nei campi,stimolata dalla sua impaziente curiosità,finì con l'occupare molte ore della sua giornata,e tutte le volte che stava per rientrare a casa,dopo ore ed ore di vana ricerca di bruchi,l'amarezza l'assaliva e l'impazienza cresceva.Un mattino,appena alzata,come tutte le altre mattine si portò alla finesta a scrutare il cielo,affinchè il bel tempo le permettesse di correre nei prati,quand'ecco che con ilare stupore scorse tra le foglie dei gerani sul davanzale un bozzolo di farfalla,pensò che fosse bellissimo averla lì sotto al naso,avrebbe potuto seguirne l'evoluzione senza abbandonarla un istante,neppure di notte,e così si mise con tale ipegno a scrutare quel bozzolo che quasi non si curava di dormire..dopo qualche giorno di trepidante attesa,finalmente sul bozzolo scorse una piccolissima fessura,pensò che era ora che la farfalle nascesse,ma ci vollero molte ore prima che lei intravedesse le ali,finalmente la fessura divenne abbastanza grande affinchè le ali iniziassero a portarsi fuori dal bozzolo,anina guardava lo sforzo immane che l'esserino compiva nel tentativo estenuante di tirar fuori le ali,tanto che pensò che se con le forbicine avesse tagliato il bozzolo,avrebbe aiutato la farfalla a nascere prima.Così fu,tagliò il bozzolo nel verso della lunghezza ed astrasse la farfalla con le sue piccole manine,la farfalla era bellissima,le sue ali accartocciate pian piano si distesero,e si mostrarono alla fanciulla in tutta la variopinta bellezza,anina la adagiò su un fiore e se ne andò a dormire.il mattino successivo la trovò ancora lì,ed ancora un'altro mattino successivo al precedente,così anina cominciò a chiedersi perchè non volasse,ma il mattino dopo ancora,scoprì amaramente che la farfalla era morta.Subito,di corsa,in lacrime si portò dalla nonna per chiederle il motivo per cui la farfalla non fosse vissuta più a lungo,raccontandole di come l'aveva amata e di come l'aveva aiutata a liberarsi dal bozzolo,detto questo,la nonna,con grande sapienza,le spiegò che nel tentativo di aiutarla a nascere le aveva arrecato un danno,perchè lo sforzo enorme che lei le aveva evitato tagliando il bozzolo con le forbici,aveva impedito alla farfalla di irrobustirsi le ali,perchè solo quello sforzo poteva dare vigore alle nervature della ali,pertanto la farfalla,aiutata da anina,aveva ali troppo deboli perchè non avevano potuto compiere il corso della natura,la loro debolezza non le aveva mai permesso di volare,così non poteva portarsi ai fiori per cibarsi ed era morta di stenti e di fame.

Col senno di poi,credo di averla danneggiata anche io la mia farfalla,eppure ne avevo avuto cura..proprio come anina.
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