Quella carezza leggera, quel contatto dolce e delicato riuscì ad allontanare la malinconia.
Infondo era quello di cui avevo bisogno in quel momento: sentire la sua vicinanza, la sua presenza.
Gli sorrisi, mettendo per un momento la mia mano sulla sua.
In realtà stavo già meglio: era stato davvero solo un momento.
Non amavo sentirmi indifesa e preda delle mie paure, ma quelle volte in cui mi raggiungevano e mi paralizzavano, riuscivo a cacciarle in poco tempo.
Poi c'era lui che mi faceva tornare il sorriso anche solo con quella carezza leggera.
Certo non potevo dirgli quello che mi passava per la testa, avevo sempre creduto che anche il gesto più eclatante del mondo fatto su richiesta e non spontaneamente valesse molto meno.
Ma capivo che lui voleva davvero aiutarmi e starmi vicino.
Così sorrisi e il mio sguardo mutò, lasciando dietro di sé la paura e l'inquietudine per accendersi di una luce nuova, che lui solo aveva visto.
"Non lo so.." sussurrai, con gli occhi nei suoi "Sorprendimi.." con voce calda, per poi trattenere il fiato.
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