“Icarius...” disse Gayna, ripetendo il nome rivelato dallo sconosciuto, per poi tornare da lui con una tazza di tisana “...questo vi farà bene...” porgendo al ferito la tazza.
“Che sapore ha?” Prendendo la tazza Icarius e sfiorando così le dita di lei.
“Su, non fate il bambino...” sorridendo la dama “... prendetela tisana e starete meglio... comunque ha un buon sapore.”
Icarius sorseggiò dalla tazza, guardando la dama, la quale rispose con un accenno di riso.
“Come siete giunto qui a Vacolis?” Chiese poi lei.
“Con la mia nave.” Rispose lui.
“Perchè?” Ancora lei.
“Per cercare un tesoro...”
“Tesoro?” Ripetè Gayna.
“Si, un Fiore...” annuì Icarius.
“Voi dunque” lei “cercate la cosa più preziosa conservata qui a Vacolis...”
“Si...” mormorò lui “... devo sapere dove si trova...”
“E' custodito in questa torre...” svelò Gayna.
E a quelle parole Icarius trasalì.
“Volete vederlo?” Fissandolo lei.
“Davvero?” Stupito lui. “Mi mostreresti il Fiore? Perchè? Sono uno sconosciuto, no? Magari un nemico di Vacolis...”
“Sento che devo farlo.” Rispose lei.
Icarius allora cercò di alzarsi dal letto e Gayna lo aiutò.
“Appoggiatevi a me...” piano lei.
Lui allora si appoggiò alla dama ed i loro sguardi si incrociarono a lungo.
Poi lei lo condusse presso alcuni scalini che davano ad un piano superiore.
Era la cima della torre.
Qui trovarono una piccola stanza chiusa con un lucchetto d'oro e corallo.
La dama prese una chiave d'oro che aveva al collo e poi aprì il lucchetto.
E la porta della stanza si aprì.
I due entrarono, ritrovandosi in una sala spoglia, con le pareti raffiguranti scene di pesca, di battaglie navali e divinità marine.
Ed al centro, in un'ampolla coperta da un panno di seta, vi era qualcosa.
“E' quello?” Chiese Icarius.
“Si...” Gayna “... sotto quel panno di seta c'è il Fiore della Felicità...”
Lui allora si avvicinò e tirò via il panno di seta, mostrando così l'ampolla.