Quel bacio, poi quei petali secchi che scivolarono via, come a liberare Vacolis dalle sue illusioni.
“E' dunque questo l'Amore...” disse Gayna, fra le braccia di Icarius “... è tutto vero... e bellissimo... i poeti ed i miei sogni non hanno dunque mentito...”
Ma ad un tratto si udirono delle voci e poi un rumore di passi.
Un attimo apparvero tre figure sulla soglia della stanza.
Una disse queste, Ymona, si gettò ai piedi di Gayna.
“Perdonatemi, milady...” in lacrime “... non sono riuscita a fermarli.
Le altre due erano Enzio ed un altro uomo.
“Sarchio!” Gridò Gayna, rivolta all'uomo.
“Così mi tradisci!” Mettendo mano alla spada quello.
“Fermati.” Fece Enzio. “E' una questione che spetta a me.” Fissando Icarius.
“E' mia moglie!” Protestò Sarchio. “E mi ha tradito!”
E quello” Enzio indicando Icarius “è un nemico di Vacolis. Non merita dunque un duello d'onore, ma una sentenza ed una condanna a morte.” Estraendo la spada.
“Non puoi, Enzio!” Gayna, facendo da scudo col suo corpo ad Icarius. “E' disarmato e ferito!”
“Meglio.” Con occhi di ghiaccio Enzio. “Morirà prima.”
Icarius però spostò Gayna, guardando senza paura Enzio.
Ma, all'improvviso, i vetri della finestra si frantumarono e qualcosa entrò nella stanza.
“Cq!” Esclamò Icarius. “Ce ne hai messo di tempo!”
“Perdonatemi, signore.” Chiudendo i piccoli reattori sulla sua schiena il droide, per poi lanciare Mia Amata all'eroe di Capomazda.
Questi afferrò il finto fiore al volo e subito nella sua mano divenne lama affilata.
E cominciò il duello tra lui ed Enzio.