La mano di Altea che stringeva quella di Icarius.
“Eh, si...” disse lui “... sei brava a tentare... lo sei sempre stata... ma, tesoro, ahimè, io non sono più il padrone... questa nave non è il mio castello ed io qui sono solo un sottoposto... non posso dunque avere più concubine ed ancelle... magari il capitano potrebbe obiettare...” facendole l'occhiolino.
E in quel momento qualcuno bussò.
“Signore, la cena verrà servita a breve.” Era un marinaio. “Aspettiamo voi per cominciare.”
“Si, arrivo.” Rispose Icarius. “Beh, pare sia ora di andare a cena.” Ad Altea.
Ed aprì la porta.
“Dopo di te, prego.” Con un vistoso inchino all'avventuriera.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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