Dopo il brindisi cominciò la cena e la serata si mostrò subito piacevole.
Le pietanze arricchivano la tavola, innaffiate da vini pregiati ed infine da liquori ed amari raffinati.
Dacey e Gwen conversarono amabilmente e Dension tenne per quasi tutta la sera la sua mano su quella della sua finta moglie.
E più volte, all'orecchio, le sussurrò quanto il breve ma pregevole spettacolo che lei aveva mostrato in cabina lo avesse affascinato.
Il pellegrino, seduto anch'egli accanto ad Altea, parlò delle varie vicissitudini affrontate con lei e di come fossero riusciti a raggiungere la nave con quell'azione rischiosa.
Si discusse così di Vacolis.
“Io credo...” disse Icarius “... che quell'infelice città sia un monito per tutti... l'Amore è eterno, assoluto ed esclusivo, ma come ogni pianta, ogni fiore va accudito... un poeta scrisse che l'Amore vive un giorno, per rinascere poi in quello successivo se si è riusciti a conservarlo... e poi” sorridendo “messer Amore è egocentrico, amici miei... egli non chiede troppe cose di quelle che abbiamo... no, egli le chiede tutte. All'Amore!” Brindando ancora.
Ed il suo sguardo più volte cercava Clio, che invece appariva indifferente, presa dalla piacevole compagnia circostante.
“E il capitano?” All'improvviso Dension. “Mangia da solo?”
Icarius lo guardò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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