La colazione fu servita sul ponte della Divina Misericordia, su vari tavolini, tutti abbelliti con fiori freschi.
Su diversi vassoi furono così servite ai passeggeri tazze di tè, di caffè, di orzo, di succo di frutta e di latte, accompagnate con marmellate, miele, cioccolato in crema, burro, biscotti e focacce.
E poi ancora pane bianco, pannocchie e frutta fresca.
E tutti presero posto.
“No, grazie...” disse Icarius a Clio “... per me niente caffè. Non sono un estimatore di tale miscela. Preferisco decisamente un bicchiere di succo fresco.”
Al tavolo di Altea e di Gwen, Elv con cavalleria offrì loro latte e miele, con qualche biscotto.
La stessa cosa fece Dension con la sua Dacey, gustando così con lei l'ottima colazione.
Poi, all'improvviso, il contrabbandiere prese il papavero blu e parlò ad alta voce:
“Non ho mai dato importanza al significato dei fiori, ma mai come stamani mi rincresce non esserne a conoscenza.”
Guardò Dacey e poi gli altri passeggeri.
“Chissà cosa vorrà dire mai un papavero blu...” divertito “... a Maruania ci ricavano le sostanze che poi fumano prima di accoppiarsi.” Ironico.
“Dubito” fece Icarius senza voltarsi a guardarlo “che a Maruania conoscano il linguaggio dei fiori.”
“Voi si, signore?” A lui Dension.
“Probabile.” Rispose Icarius.
“Sarei curioso dunque di conoscere il significato di questo fiore...” col papavero in mano Dension.
“Vi hanno offerto quel fiore?” Finalmente fissandolo il Taddeide.
“Non a me, ma a mia moglie.” Dension.
“Allora spetta a lei chiederne il significato, non credete?” Sorseggiando del succo di frutta Icarius.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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