Stavo quasi terminando la mia colazione, osservando l'acqua placida in balia dei miei pensieri quando udii qualcosa.
Delle urla, sicuramente il naufrago.
Mi ero completamente dimenticata della sua esistenza.
Ecco un altro mistero da svelare, come se i misteri mancassero a bordo della Divina Misericordia.
C'era sempre qualcosa di terribilmente inquietante nelle sue grida, in quella sua risata grottesca.
Nonostante quella voce mi alzai, chiedendomi che potessi fare.
A terra era un conto, ma sulla nave mi sentivo un po' inutile.
Così mi avvicinai a Palos.
"C'è qualcosa che posso fare?" chiesi, sorridendo "Non amo stare con le mani in mano..".
Più che altro non volevo sentirmi un ospite, più che un membro dell'equipaggio.
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