Dolcissime Dame, le Vostre parole sono sì colme di grandi sentimenti che le parole medesime a stento li contengono, e quasi immagino le Vostre voci proferir liete favelle d'amor ed al contempo sofferenti, ricordi gioiosi eppure tristi, aspettative future e rimpianti per ricordi mancanti e storie perdute. Ma in tutto ciò vi accomuna comunque una costante, dinanzi alla quale ciascun cavaliere piega i suoi propositi più temperati: è la seduzione! Già, ma come definire la seduzione?

Dopo lungo elucubrare

(e frequentazione di fanciulle seducenti

) sono giunto a questa definizione, seppur immensamente effimera rispetto alle dame che la utilizzano:
la seduzione è il velo di mistero per via del quale ciascuna dama cela al corteggiatore la parte di sé tramite la quale desidera essere conquistata.
Come già ho affermato qui in precedenza, nessuno si innamora della persona in sé, bensì dell'immagine che ciascuno si crea; quindi con la seduzione ogni dama si "sdoppia", appare diversa a ciascun amante, incrementa se medesima eppure rimane del tutto ignota, una eterna illusione di conquista!
...Questo tema è infinito !